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C’è un silenzio magico nel borgo di Brisighella, alimentato dalle luci della sera e dalla suggestiva vista del profilo della Rocca che si staglia alle spalle dell’antica via degli Asini. Tra le vie strette del centro storico raggiungiamo il Ristorante Albergo La Rocca, un locale storico per Brisighella e in gestione dalla famiglia Valgimigli da diverse generazioni. La storia di questo albergo ristorante inizia con il bisnonno di Daniele chef ed Head Manager dell’hotel, quando l’attuale struttura era dedicata soprattutto alla mescita e a rifocillare gli uomini dal ritorno dai lavori nei campi, servizio al quale la nonna successivamente accostò una piccola ristorazione trasformando il locale in una trattoria. In seguito, con l’inizio della stagione termale, già sotto la guida del padre di Daniele la struttura ha conosciuto una prima ristrutturazione alla fine degli anni ’70 diventando così un albergo a due stelle e una seconda nel 2016 ottenendo le tre stelle e diventando l’ambiente elegante che si presenta ai nostri occhi. Daniele, dopo un’esperienza significativa a Londra durata 4 anni, ha poi raccolto questa eredità nell’ottica di portare avanti la tradizione di famiglia, consolidarla e migliorare la proposta ogni giorno di più.
Entrando capiamo che ben poco del ristorante e dell’albergo richiama dell’atmosfera medievale di Brisighella: un arredamento moderno ed essenziale, opere d’arte moderna coloratissime a contrasto con il bianco della sala ristorante che, come ci racconta Daniele, ospita mostre temporanee di opere di artisti locali e non solo. Un ambiente luminoso, chic e accogliente. Ci accomodiamo al nostro tavolo con la vista diretta sulla cantina, ad angolo, affianco a quadri di stile pop coloratissimi, una credenza vintage.
La cucina si ispira alla tradizione ma abbraccia uno stile più moderno volto ad attirare sia i clienti affezionati che i turisti, sempre più ammaliati dall’offerta enogastronomica della Romagna e di Brisighella.
Veniamo accolti da uno sfizioso antipasto di benvenuto a base di polenta fritta squacquerone e fichi, un crostino di guanciale e pomodorini e da un calice di Prosecco.
Ad ogni piatto Daniele racconta con passione e umiltà il suo lavoro in cucina e nella ricerca dei prodotti. La polenta è croccante e profumata, perfetta con lo squaquerone acidulo e cremoso e la dolcezza dei fichi caramellati, il crostino al guanciale e pomodorini è dolce e saporito, il guanciale, come tutta la carne di mora romagnola è a km0 e proviene dall’azienda Ca d’ là di Brisighella.
Dopo aver stuzzicato l’appetito con questo piccolo assaggio di Romagna proseguiamo con un tris di primi: Spoja lorda con salsiccia e spinaci freschi, ravioli verdi di ricotta di pecora con guanciale stagionato e funghi di bosco e infine gnocchetti di patate con ragù di castrato e alloro.
La Spoja lorda con salsiccia e spinaci freschi è semplice ma gustosa, i prodotti sono di alta qualità e parlano da soli. La pasta fresca è perfetta, la sfoglia è solo leggermente sporcata di ricotta, lo spinacino fresco cotto a contatto con il calore della pasta sprigiona tutto il suo profumo e sgrassa la salsiccia di mora che rimane comunque saporita e completa il piatto.
I ravioli verdi di ricotta di pecora con guanciale stagionato hanno un bel gusto pieno e morbido, la ricotta di capra avvolge il palato, il porcino e i pioppini dal gusto inconfondibile di colline romagnole vanno a braccetto con guanciale di mora, sapido e deciso.
Infine gnocchetti di patate con ragù di castrato e alloro. Particolari e assolutamente caratteristici del territorio con condimento dal sapore deciso e speziato, carne tenera e sapida che con il gnocchetto, compatto e dolce, è la morte sua.
Tutti i piatti sono accompagnati da “il Sangiovita“dell’azienda agricola la Collina di Brisighella, annata 2013, profondo, speziato, complesso.
La carta dei vini così come il menù è affezionata al territorio, in primis a quello di Brisighella ma non disdegna vini nazionali per dare un’offerta più ampia specialmente ai turisti.
Dai primi caratterizzati da sapori forti e accostamenti semplici ma d’effetto dove i protagonisti sono i prodotti del territorio passiamo ai secondi, più audaci e dove emerge invece la tecnica dello chef. E quindi entrano in scena la braciola di Mora Romagnola e salsiccia con fricandò di verdure e patate al rosmarino e la faraona alle castagne con marmellata di scalogno e cavolfiore profumato alle erbe. La braciola di maiale è sostenuta e succosa e la salsiccia si sente che è di mora romagnola, la cui carne è più grassa, saporita con richiamo alla carne di cinghiale. Il fricandò è gustoso, si alternano peperoni, pomodori e altre verdure dell’orto, le patate sono insaporite solo dalle erbe aromatiche.
La faraona è sublime e come piatto decisamente più complesso, qui si alternano il ripieno dolce di castagne, le erbe aromatiche, la dolcezza della marmellata di scalogno, la cremosità della crema leggera di castagne. Un piatto piacevole, con una buona alternanza di ingredienti e sapori che par-lano al 100% di Brisighella, di Appennino, di sottobosco, dell’inverno che piano piano se ne va.
Concludiamo con il dolce: scroccadenti della Rocca, tortino di ricotta e fichi allo zabaione e Sacher Torte all’olio Brisighello con arance caramellate. Il tortino tiepido di ricotta è perfetto con la crema spumosa e leggermente alcolica di zabaione.
Eccezionale è la Sacher Torte, alleggerita nell’impasto dall’olio Brisighello, leggera, soffice e con un sapore di cioccolato estremamente marcato. Il gusto dolce-amaro delle scorzette di arancia ca-ramellata, donano quella nota fresca e vivace.
Finiamo di gustarci il dolce tra una chiacchiera e l’altra, alla fine della cena Daniele ci fa fare un tour dell’albergo. L’hotel offre vari pacchetti e formule per il weekend con la possibilità di usufruire della SPA, ideale per chi vuole fare una fuga dalla città e godersi la pace e il relax a Brisighella.
Ma la ciliegina sulla torta è il rooftop dell’hotel con la vista suggestiva sul borgo, le sue luci, i tetti dei palazzi storici e la meravigliosa Rocca di Brisighella che domina tutto il paesaggio. Qui in primavera estate l’hotel organizza eventi e aperitivi, ora c’è freschino e la bella stagione deve ancora arrivare ma chissà perché ci immaginiamo già con i calici in mano e gli occhi sognanti che ammirano Brisighella nella splendida cornice de l’Hotel La Rocca.
19/02/2020
Giulia Valentini
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